L'ennesimo sitarello
di PAOLO ANDREOZZI
Tutto nasce dall'ultima visita al Louvre di Parigi, il 3 giugno di quest'anno 2019.
Quella passeggiata di ore nel giardino incantato che è la quadreria del Louvre mi ha fatto venire voglia di percorrere, un po' a mente e un po' sui libri d'arte e sulla Rete, le strade del mondo alla ricerca delle più belle espressioni della pittura occidentale. Sì, in effetti questa pagina dovrebbe chiamarsi La Pinacoteca Occidentale visto che prova a omaggiare "soltanto" la pittura europea, russa e nordamericana, dal 1300 in avanti... Però Il Museo del Mondo è un gran bel titolo, dài!
Comunque il gioco che mi sono sfidato a giocare, e che mi piace condividere qui, consiste in questo: ho scelto, a mio gusto fallibilissimo, i cinquanta luoghi che chi ama la pittura occidentale deve visitare almeno una volta nella vita, e per ognuno di questi luoghi magici (musei, gallerie, chiese, cappelle, palazzi...) ho scelto le opere per me (ripeto: soggettivamente sindacabile) più significative. Con tre autolimitazioni: mai più di cinque luoghi per una sola città, non più di cinque opere per singolo luogo, non più di cinque capolavori complessivi per autore. E con l'intento di non essere troppo "italianocentrico", e in particolare "romanocentico", nella scelta sia dei luoghi sia delle opere.
I cinquanta "giardini" sono (partendo comunque dalla mia Roma):
Cappella Sistina
Stanze Vaticane
Pinacoteca Vaticana
Galleria Borghese
Galleria Doria-Pamphilj
Museo di Capodimonte, Napoli
Duomo di Orvieto
Uffizi, Firenze
Galleria Palatina, Firenze
Santa Maria Novella, Firenze
Santa Felicita, Firenze
Museo Civico, Volterra
Pinacoteca di Brera, Milano
Gallerie dell'Accademia, Venezia
Scuola Grande di San Rocco, Venezia
Museo Peggy Guggenheim, Venezia
Cappella degli Scrovegni, Padova
Louvre, Parigi
Musée d'Orsay, Parigi
Museo Picasso, Parigi
Museo Marmottan, Parigi
Musée d'Unterlinden, Colmar
Prado, Madrid
Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Centro de Arte de Reina Sofia, Madrid
Fundaciò Mirò, Barcellona
National Gallery, Londra
Tate Britain, Londra
Tate Modern, Londra
Courtauld Gallery, Londra
Gemaldegalerie, Berlino
Alte Nationalgalerie, Berlino
Alte Pinakothek, Monaco
Kunsthistoriches Museum, Vienna
Museo del Belvedere, Vienna
Rijksmuseum, Amsterdam
Van Gogh Museum, Amsterdam
Mauritshuis, L'Aia
Musée Royaux des Beaux-Arts, Bruxelles
Groeningemuseum, Bruges
Galleria Nazionaale, Oslo
Ermitage, San Pietroburgo
Gallerie Tret'jakov, Mosca
Metropolitan Museum, New York
MoMA, New York
Frick Collection, New York
Solomon Guggenheim Museum, New York
National Gallery of Art, Washington
Fine Arts Museum, Boston
Art Institute, Chicago
Fatta la selezione dei giardini, e scelti anche tutti i "fiori" (coi vincoli di cui sopra), mi sono ritrovato un totale di centoquarantotto capolavori immortali. Allora, anche per fare cifra tonda, ho aggiunto un omaggio al collezionismo privato (citando una di quelle opere, cioè, che stanno di regola a casa di qualche fortunato, e che noi comuni mortali possiamo ammirare solo se e quando il proprietario le cede temporaneamente a una mostra) e uno al quadro obiettivamente più famoso al mondo: La Gioconda, che non avevo messo nella mia "cinquina" di sogno del Louvre. La quadreria del gran museo di Parigi, quindi, è l'unica raccolta che compare qui sei volte... e mi sembra doveroso, visto che il mio (e ora vostro) gioco è scaturito proprio da lì!
Ecco quindi centocinquanta opere immortali della pittura occidentale degli ultimi sette secoli. Le vedremo insieme tra poco.
Però, ripeto: non sono (né vogliono essere) le centocinquanta pitture necessariamente più belle di tutta l'arte occidentale, nemmeno per il mio gusto soggettivo; sono "solo" il frutto di questo incrocio di condizioni che ho imposto alla mia passeggiata virtuale: cinquanta siti d'interesse, non più di cinque siti per città, non più di cinque opere per sito (Louvre eccezionalmente sei), non più di cinque opere per autore, non troppa Italia (eppure ce n'è tanta, vedrete).
Qualche statistica, prima: ci sta bene.
Gli artisti citati sono in tutto ottantanove.
27 italiani, 17 francesi, 11 belgi, 7 olandesi e 7 spagnoli, 5 tedeschi e 5 russi, 4 inglesi, 2 austriaci e 2 statunitensi, 1 norvegese e 1 irlandese.
La distribuzione dei capolavori per secolo.
38 sono del Cinquecento, 36 dell'Ottocento, 25 del Quattrocento, 25 del Novecento, 20 del Seicento, 3 del Trecento e 3 del Settecento.
Dove si trovano le opere, per nazione.
35 in Italia, 29 in USA, 14 in Francia, 12 in Germania, 11 in Olanda, 10 in Spagna e 10 in Inghilterra, 9 in Austria, 9 in Belgio e 9 in Russia, 1 in Norvegia, 1 a casa del privato collezionista.
Le città che ne ospitano di più (almeno 7).
New York 15, Parigi 13, Roma 11, Firenze 10 e Londra 10, Madrid 9, Berlino 9 e Vienna 9, Venezia 7 e Amsterdam 7.
Louvre di Parigi a parte, le altre collezioni che hanno fatto il "pieno" (cinque opere citate).
Gli Uffizi di Firenze, il Musée d'Orsay di Parigi, il Prado di Madrid, la National Gallery di Londra, la Gemaldegalerie di Berlino, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Groeningemuseum di Bruges, l'Ermitage di San Pietroburgo, il Metropolitan Museum di New York, il MoMA di New York, la National Gallery of Art di Washington, il Fine Arts Museum di Boston.
Rilevante però il fatto che a Roma, a tre luoghi teoricamente distinti come la Cappella Sistina, le Stanze Vaticane e la Pinacoteca Vaticana, praticamente si acceda con un unico biglietto (ad ammirare sette capolavori in tutto tra quelli qui citati).
Ultima. Gli artisti di cui vedremo qui più opere (almeno 3).
5 Raffaello, Rembrandt.
4 Leonardo, Vermeer.
3 Giotto, Van Eyck, Van Der Weyden, Michelangelo, Durer, Tiziano, Velàzquez, Manet, Monet, Cézanne, Van Gogh, Picasso.
Ciò vuol dire che Raffaello e Rembrandt sono i più grandi pittori occidentali del secondo millennio dopo Cristo? Non necessariamente, neppure secondo il mio parzialissimo giudizio: vuol dire "soltanto" che in ben cinque dei cinquanta giardini incantati in cui ho scelto di passeggiare (con voi), io (con le condizioni date) ho còlto un fiore di Raffaello e ho còlto un fiore di Rembrandt, ed è capitato solo con loro due.
Per chiarezza.
Ma ecco i centocinquanta fiori!
Li ho divisi in tre classi: i primi cento bellissimi, i trentasette meravigliosi (scelti dai diciassette giardini "più incantati ancora" tra tutti e cinquanta), e i tredici "disumani" (quelli che se vi trovate in una delle tredici città che li ospitano, e per sommo sadismo del caso potete vedere solo un capolavoro, uno soltanto per città, io credo siano proprio questi dell'ultima classe).
Partiamo coi primi cento (cliccate sull'immagine e s'ingrandirà, con tanto di didascalia):
Ecco "quei" trentasette; non tanto più belli o importanti dei primi cento, ma se anziché cinquanta siti sparsi per il mondo doveste per qualche motivo esplorarne solo diciassette in tredici città, be' queste sono le opere da non mancare per nessun motivo.
E finiamo coi tredici "divini", uno soltanto per ciascuna delle tredici capitali assolute della pittura occidentale degli ultimi mille anni.
Be', wow!
...E io? Io li ho già visti tutti, di persona, "i cinquanta luoghi che chi ama la pittura occidentale deve visitare almeno una volta nella vita"?
In verità no. Ne ho visti finora quarantaquattro, alcuni più volte (qualcuno molte): ma mi mancano la Galleria Nazionale di Oslo, le due quadrerie russe, e le tre pinacoteche americane "out of NY".
Li ho nel mirino, però. E per comporre questo Museo del Mondo mi sono affidato ai libri e al web, riguardo a quei sei giardini che mi aspettano, e la prima paginetta è andata così.
Ma poi, fatto questo esercizio dei 150 capolavori dai 50 musei, mi sono ingolosito. E ho continuato a giocare!
Ho aggiunto altri 426 capolavori, per arrivare alla cifra totale di 576 opere dell'arte pittorica occidentale lungo un periodo che tocca nove secoli (selezione sempre un pochino italicocentrica, ma credo sia inevitabile).
Perché 576? E' ovvio, no? 576 è il quadrato esatto di 24! E allora, sto pensando insanamente, si potrebbe comporre in grafica un enorme quadrato di 24 unità di lato e costruire un patchwork incantato con tutti quanti i capolavori uno accanto all'altro! Chissà cosa ne verrebbe fuori, che immagine darebbe vista un po' da lontano... la Bellezza Pittorica Occidentale!
Bah, non mi ci ingaggio però. Non subito, almeno.
Dove stanno tutte queste meraviglie virtuali? Sempre qui nel sito, tra un attimo vi do i link alle altre cinque paginette in cui le ho ripartite.
Le ho divise così, partendo dalla constatazione che abbiamo qui, in tutto, 333 (!) autori spalmati tra il Duecento e il Duemila.
E di 175 artisti vediamo un solo capolavoro, 98 grandi ce ne hanno regalati due, 41 i maestri presenti con tre lavori ciascuno, 14 mostri con quattro opere a testa, 4 sono gli alieni da cinque capolavori per uno, e poi c'è 1 angelo con sei robette delle sue!
Chi saranno?
...BUONA SCOPERTA!!!
Un'ultimissima cosa; un consiglio, diciamo.
Portate sempre con voi un'agendina, entrando in questi luoghi meravigliosi, e una penna ovviamente. Specie quando la raccolta che state per visitare (vale per le collezioni permanenti e per le mostre temporanee, indifferentemente) sapete in partenza che offrirà una quantità di spunti: non affidatevi alla sola memoria, fermatevi davanti ai quadri che vi colpiscono di più e scrivetelo su quell'agenda, titolo dell'opera, autore, anno se è indicato. Non tutti i lavori, intendiamoci, ma solo quelli che lo meritano, che meritano la piccola fatica e il po' di tempo di prendere l'agenda, aprirla, prendere la penna, avvicinarsi alla targhetta del quadro, leggere, trascrivere con esattezza e riporre il tutto, non senza aver guardato ancora una volta l'opera, grati.
Con quest'abitudine darete più peso alla visita, a ogni singolo prodotto dell'arte in cui vi siete immersi per quell'ora, o per quella giornata. E quando vorrete ripercorrere a mente gli highlights della tal mostra, del tal museo, della tal basilica, anche la sera stessa, o dopo mesi, o anni, sarà la vostra stessa mano che tracciò a suo tempo un'emozione "in diretta", a guidare la vostra memoria! Una paginetta dopo l'altra, un'agendina dopo l'altra, fino a farne magari l'intero scaffale di una vita di scoperte artistiche!
Io l'ho imparato da una certa persona, insieme alla quale in effetti ho ammirato (o ri-ammirato) negli ultimi quindici anni quasi tutte le meraviglie citate qui sopra.
Quel fatidico giorno al Louvre, il 3 giugno 2019, era giusto il suo compleanno! E rivedere tutta quella pinacoteca, per ore, è stato il regalo che si è voluta fare! Ne ho beneficiato io pure, come si nota.
Perciò, anche per questo: grazie, Valentina!!!
Paolo